Cosimo I, la magnificenza dell’acqua e la celebrazione del potere: la nuova capitale dello Stato territoriale fra architettura, città e infrastrutture
«Annali di Storia di Firenze», IX (2014), pp. 9-33.

Nel secolo XVI la ‘scienza delle acque’ perfezionava le proprie applicazioni promuovendo non solo una nuova regimentazione idrica del territorio, ma provocando all’interno dei centri storici opere infrastrutturali destinate a segnare la storia delle nostre città. Gli studi, i trattati, che andavano in stampa lungo il Cinquecento, riprendendo la lezione di età classica rilanciavano la rifondazione della disciplina con nuove indagini, applicazioni, tecniche. La captazione delle acque sorgive da canalizzare a servizio della rete urbana, la conseguente realizzazione di fontane monumentali, di lavatoi pubblici, di abbeveratoi, di giardini segreti, mediante la costruzione di condotti interrati, sono tutti interventi che obbligano le città a riconsiderare piazze, strade, espansioni. Firenze partecipa di questa nuova temperie culturale e in questo saggio sono rintracciate le linee guida della politica dell’acque che caratterizza il principato di Cosimo I, evidenziando i nuovi codici espressivi e i nuovi contesti simbolici che informano la committenza del secondo duca mediceo in questo versante delle opere pubbliche.


Cosimo I, the Magnificence of Water and the Apotheosis of Power: the Capital of the Grand Duchy and its Architecture, Infrastructures, Urban and Territorial Development

In the 16th century the perfection of ‘water science’ applications enabled not only the innovative regulation of water at the territorial level, but also the creation of infrastructures in urban centres, which were destined to mark the history of our cities. The studies and treatises published throughout the 1500s revived the lesson of the classical period through groundbreaking investigations, applications and techniques. Springs were harnessed and channelled into tanks that fed the urban supply network, which led to the construction of monumental fountains, public wash-houses, drinking troughs and secret gardens, through the laying of underground conduits. This obliged city planners to rethink squares, streets and urban developments. This paper covers the guidelines of water works by Cosimo I, according to new expressive standards and symbolic contexts.


Emanuela Ferretti si laurea in Architettura a Firenze e consegue il dottorato di Ricerca in Storia dell’Architettura nel 2004, dopo aver ottenuto il Diploma di Specializzazione in Storia dell’Arte all’Università di Siena (1997-2000). Dal 2005 è docente a contratto di Storia dell’Architettura all’Università di Firenze ed è stata più volte Assegnista di Ricerca all’Università di Firenze e di Siena. Nel 2012 è stata fellow presso Villa I Tatti, The Harvard University Center for the Italian Renaissance Studies, con un progetto di ricerca sull’acquedotto mediceo di Firenze. Nell’ambito delle sue ricerche privilegia le relazioni fra committenti, artisti, fabbriche e materiali nel Rinascimento.


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